lunedì 29 marzo 2010

Il vecchio e il grissino

Di fianco al mio letto nella stanza dell'ospedale,
un vecchio immobile e pieno di dolore, dai capelli bianchi come neve,
un baffetto curato, semplice pulito e con due occhi azzurri, mi fissa intensamente, mentre consumo lentamente il cibo al mio tavolino, tra il flebo e il mio arrancare mancino, inusuale mastico lentamente e dopo calato in una tazza di minestrina un grissino............

Il vecchio mi guarda ed io penso all'invidia che prova perche' mentre io riesco comunque autonomamente a mangiare arriva per lui l'infermiere pronta per imboccargli la sua pappina.....

Il tiepido sole di fine ottobre traffigge la stanza di un pomeriggio lieve semplice, rassicurante e comunque luminoso dopo giornate cupe e ferme dei giorni precedenti...
mi alzo piano e mi avvicino al vecchio, con cenno della mano insite verso il tavolino e capisco che desidera un grissino....

Lo prendo e lo avvicino alla bocca, lui gradisce e spezza un pezzo, non parla ma con cenni verso il suo comodino fa capire di volere qualcosa che io all'inizio non comprendo... poi vedendolo insistere vedo la sua bocca senza denti che fatica a godere il piacere masticato di un grissino..
Inesperto ed in difficolta' vado nella stanza dell'infermiere, piu' pratiche per mettere in bocca una dentiera...

Gli chiesi della dentiera all'infermiera la quale con un gesto negativo mi fece capire che non c'era nessuna dentiera per il vecchio...
Scese la sera, andai nel salone per un po' di tele, mentre arrivo' il nipote del vecchio, cosi' preso dal dubbio gli chiesi se mai suo zio avesse nel comodino una dentiera... Rimasi stupito quando mi disse che c'era e che addirittura una volta avvicinata alla bocca lui stesso era capace di mettersela.....
Un altro giorno passo'...

Un buon mattino dopo il solito prelievo, misurazioni di pressione e vista febbre inesistente per fortuna, stavo meglio e feci un abbondante colazione....
Il tavolino posto difronte al letto del vecchio rendeva inpossibile deviare i miei e i suoi occhi da qualche altra parte...

Lo vidi migliore, piu' rosso del solito, gli occhi vivi e pieni di luce...
mi alzai mi avvicinai, gli strinsi la mano, lui con mio stupore se la porto' alla sua bocca timbrando un lieve bacio....

Poi con un cenno verso il comodino mi fece capire di volere la dentiera... la presi c'era per davvero, l'avvicinai alla sua bocca...

c'era quella superiore che lui prese per primo dal mio palmo adagiato, poi quella inferiore... non capivo la fatica immensa che provava per mettersela.
Passarono dei minuti intensi faticosi ansimanti, inesperto com'ero capii pero' che non c'e' l'avrebbe mai fatto da solo.... in effetti a quel punto sembrava veramente un impresa riuscirci... poi feci attenzione e vidi che le due parti erano invertite, con calma ricomposi quello che a quel punto era diventato un Puzzle,
finalmente la dentiera era apposto...

Poi con un altro cenno cercava qualcos'altro dal comodino... proprio cosi'
sii erano i suoi occhiali, li presi ..... lentamente le due aste appoggiai alle sue orecchie poi sul naso.....

e fu proprio in quel momento chi io lo vidii........ e lui mi vide.... presi il grissino glielo'offrii e lui lo porto' alla bocca cosicchè una gioia immensa calo' tra di noi come una vera festa.....


Sono giorni importanti prepariamoci bene per La Pasqua........

2 commenti:

  1. Mi assalgono i ricordi dolorosi.É commovente questa storia con la dentiera e gli occhiali. Avevo tante esperienze simili con la mamma e la zia quando erano in ospedale. Ora mi guardano dal cielo.
    Un grande abbraccio

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  2. ti ringrazio Caterina mi è capitato veramente..... non preoccuparti l'amore no muore mai.... una buona serata.

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